Da oggi è operativo il Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori a sostegno della raccolta e del recupero di pile e accumulatori portatili, industriali e per veicoli
Oggi, giovedì 27 ottobre 2011, si è tenuta a Roma la conferenza stampa, organizzata dal Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori (CDCNPA), in cui è stato fatto il punto sullo stato dell’arte di questa particolare tipologia di rifiuti e presentate tutte le novità che saranno introdotte a livello nazionale sulle modalità gestionali per la raccolta, il trattamento e il riciclo delle pile e accumulatori sia portatili che industriali e per veicoli. Hanno partecipato il Sen. Antonio D’Alì, Presidente Commissione Ambiente Senato, il Dott. Giulio Rentocchini, Presidente – CDCNPA e l’Ing. Giancarlo Morandi, Comitato Esecutivo – CDCNPA.
Gli obiettivi del Centro di Coordinamento sono:
A soli 5 mesi dalla sua costituzione, il CDCNPA, i cui Consorziati attualmente sono 16 (14 Sistemi Collettivi e 2 Sistemi Individuali) sta, infatti, ponendo le basi per una gestione integrata di pile e accumulatori giunti alla fine del loro ciclo di vita, una vera e propria risorsa economica per l’Italia.
Basti pensare che nel 2010 sono state immesse nel mercato nazionale 282.707 tonnellate tra pile e accumulatori portatili e accumulatori industriali e per veicoli.
Nel dettaglio sono oltre 252.000 le tonnellate di accumulatori industriali e per veicoli immesse nel 2010, circa 4 kg per abitante. L’Italia è, in questo settore, leader mondiale per la raccolta, il trattamento e il riciclo, con il 95% dell’immesso sul mercato, nettamente al di sopra delle efficienze minime di riciclaggio richieste dalla normativa (65% in peso medio di pile e accumulatori al piombo/acido, il 75% in peso medio di pile e accumulatori al nichel-cadmio, il 50% in peso medio degli altri rifiuti di pile e accumulatori).
Per quanto riguarda, invece, le pile e gli accumulatori portatili sono state immesse 30.500 tonnellate, circa 0,5 kg per abitante. Attualmente, tuttavia, i dati di raccolta sono frammentari e parziali ma è possibile ritenere che l’attuale tasso di raccolta sia intorno al 18%-20%, prossimo al limite minimo stabilito dalla normativa europea (25% entro settembre 2012 e il 45% entro settembre 2016). Sono circa 6.000 le tonnellate di pile e accumulatori portatili che vengono, oggi, raccolte in modo differenziato e avviate al riciclo.
L’attività del CDCNPA sarà quindi di consolidamento ulteriore del lusinghiero primato legato alla raccolta e al recupero di accumulatori industriali e per veicoli e sarà dedicata ad incrementare la raccolta e il recupero delle pile ed accumulatori portatili per raggiungere con successo e nel minor tempo possibile gli obiettivi imposti dall’Unione Europea.
Il Centro di Coordinamento provvederà, inoltre, a realizzare campagne di informazione, organizzare per i consorziati un sistema capillare di raccolta, assicurare il monitoraggio e la rendicontazione dei dati relativi alla raccolta ed al riciclaggio dei rifiuti di pile ed accumulatori portatili, industriali e per veicoli e garantire il necessario raccordo tra l’amministrazione pubblica, i sistemi di raccolta e gli altri operatori economici.
“Il CDCNPA – ha dichiarato Giulio Rentocchini, Presidente del CDCNPA – permetterà all’Italia di dotarsi di modalità gestionali coerenti e omogenee per la raccolta e il recupero di queste categorie di rifiuti, offrendo dunque al Paese un servizio ambientale distribuito capillarmente su tutto il territorio nazionale. Il Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori si impegnerà a fare in modo che i Sistemi Collettivi e Individuali consorziati svolgano al meglio il loro lavoro per raggiungere e superare gli obiettivi minimi imposti dall’Unione Europea nel più breve tempo possibile e ad incrementare la raccolta, minimizzandone i costi”.
Giancarlo Morandi, componente del Comitato Esecutivo del CDCNPA, ha sottolineato la volontà della nuova istituzione di raggiungere nel settore delle pile e degli accumulatori portatili gli stessi traguardi d’eccellenza, raggiunti in passato, che hanno reso l’Italia famosa nel mondo per la raccolta ed il riciclo delle batterie al piombo.
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Roma, 27 ottobre 2011