Sono John Goodenough, Stanley Whittingham e Akira Yoshino ad aggiudicarsi il premio Nobel 2019 per la chimica, grazie a un’invenzione ormai diventata parte integrante della nostra vita quotidiana: gli accumulatori agli ioni di litio.
“Hanno reso possibile un mondo ricaricabile” è stata la motivazione della giuria di Stoccolma: la Reale Accademia Svedese per le Scienze. “Con il loro lavoro, i vincitori hanno creato le condizione per una società senza fili e libera dai combustibili fossili, portando un grande beneficio per la società”. La giuria ha quindi sottolineato il risvolto ambientale di questa tecnologia che, non a caso, trova le origini in ricerche iniziate durante la crisi petrolifera degli anni 70. L’ingresso delle prime batterie di questo tipo sul mercato è del 1985 ma si sono poi diffuse di pari passo all’elettronica di consumo e alle tecnologie portatili mentre oggi la sfida è nel settore dell’automotive.