Milano, 4 giugno 2014
Sorprendenti proprietà dello zucchero permetterebbero di alimentare le batterie: è questa l’interessante e “dolce” novità di uno studio condotto dai ricercatori dell’Istituto Politecnico dell’Università della Virginia e da Percival Zhang.
Sulla base dell’ipotesi già avanzata nel 2012 dal Prof. Shinichi Komaba dell’Università di Tokyo, lo zucchero contiene una fonte rigenerabile in grado di alimentare smartphone, videogiochi, tablet e altri dispositivi elettrici. Questa potrebbe essere un’ottima alternativa economica, biodegradabile e più duratura rispetto alle tradizionali soluzioni al litio.
Il percorso detto non-natural synthetic enzymatic, esalta tutte le potenzialità di stoccaggio energetico dello zucchero per produrre elettricità in una cella a combustibile enzimatica. Come catalizzatori vengono utilizzati economici enzimi biocatalizzatori che sostituiscono il platino, materiale particolarmente costoso, solitamente usato nelle batterie.
La fuel sugar solution non è né esplosiva né infiammabile e ha una maggiore densità di stoccaggio di energia. Gli enzimi e i combustibili impiegati per costruire il dispositivo sono biodegradabili. La batteria è ricaricabile e lo zucchero può essere aggiunto all’occorrenza, di tanto in tanto.
Questi nuovi dispositivi potrebbero essere sui nostri scaffali già tra tre anni. Questo studio rappresenta un’altra importante novità nella ricerca di tecnologie alternative per la produzione di energia.