Milano, 10 marzo 2015
IRENA, l’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili, ha pubblicato il nuovo report sull’energy storage con batterie, indagando il mondo dei sistemi di accumulo elettrochimici, che in determinate situazioni – ad esempio nei piccoli sistemi elettrici delle isole o nelle applicazioni off-grid – risultano più convenienti rispetto a tecnologie convenzionali, come i generatori diesel.
È poi questione di pochi anni e, con la discesa dei prezzi, le batterie raggiungeranno la grid parity abbinate al fotovoltaico, nel residenziale, rivoluzionando i sistemi energetici.
Notevoli le potenziali applicazioni per l’equilibrio della rete; già oggi infatti forniscono un certo grado di flessibilità in maniera più efficiente rispetto ad altre soluzioni.
Come quota mercato, saranno le batterie agli ioni di litio a crescere di più, anche se continueranno a convivere con le altre tecnologie come le batterie al piombo acido.
Se la disponibilità di litio – secondo il report – non sarà un problema in futuro, alcune difficoltà potrebbero sorgere nel reperimento del cobalto, componente chiave per questa tecnologia. Anche per le batterie a flusso è necessario trovare valide alternative al vanadio.
Nei dati contenuti nello studio, la prevista diffusione delle batterie impone studi più approfonditi sull’impatto ambientale: dall’estrazione delle materie prime alla produzione, fino allo smaltimento.
Rispetto, in particolare, al riciclo, si legge che, per quanto riguarda quelle al piombo-acido, si possono produrre usando al 50% piombo riciclato e al 100% plastica riciclata riducendo così del 40% l’energy input.
Ancora più sostenibili le batterie zinco-aria riciclabili al 100% e prive di sostanze tossiche. Non esiste invece ancora una tecnologia affidabile per il riciclo delle batterie agli ioni di litio, il cui elemento base è altamente infiammabile e, in particolari condizioni, a contatto con l’acqua funziona da catalizzatore, creando una miscela esplosiva di idrogeno e ossigeno.
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